Sai cosa bisogna fare per vivere nel mondo delle sirene? devi scendere in fondo al mare, molto lontano, così lontano che il blu non esiste più laddove il cielo non è che un ricordo... E quando sei là nel silenzio, ti fermi, e se decidi che vuoi morire per loro e restare con loro per l'eternità allora le sirene vengono verso di te, a giudicare l'Amore che gli offri. Se è sincero, se è puro, allora ti accoglieranno per sempre... (Jacques Mayol)

Eccoci a parlare dell'apnea. Sintetizzando la parola sarebbe, senza respiro, ma visto che saremo in mare parliamo di apnea in mare, o meglio di apnea in assetto costante, tralasciando quello che si fà solitamente nel periodo invernale, in piscina. Noi siamo stati 9 mesi nel liquido amniotico che non si differenzia molto dall'acqua ed infatti se mettiamo un neonato in una piscina, vedremo che si troverà perfettamente a suo agio, poi col tempo perderà questo istinto spontaneo fino a quando la passione o altri motivi porteranno il bambino o il ragazzo già cresciuto, in acqua; descrivere le sensazioni o le emozioni che si provano a scendere in apnea in assetto costante, ovvero col solo ausilio dell'aria dei propri polmoni, una maschera e le pinne, ad una persona che non ha mai praticato apnea in mare, non risulta una cosa semplice. Ero all'eudi, alla presentazione del nuovo libro di Federico Mana sulla compensazione, libro che tra l'altro dopo 30 anni che pratico apnea ho trovato estremamente utile ed interessante, la solita conferma che non si finisce mai di imparare; uno spettatore ha chiesto a Federico, fresco del nuovo record italiano dei -100 in assetto costante, cosa si provasse a scendere in apnea e cosa vada a cercare un'apneista sia nel gesto sportivo sia nel record, la risposta non poteva essere più esplicativa: scendere in apnea è una sensazione ed un emozione speciale che non si può descrivere, ma che bisogna provare, sarebbe come chiedere a qualcuno, di descrivere il gusto della cioccolata, se non l'ha mai assaggiata.

L'esempio era stato ottimo e ha reso l'idea al pubblico. Al di là della passione per il mare o della ricerca del record, credo che l'apnea sia una cosa unica. Io ho sempre praticato molti sport, dallo sci allo snowboard, vela, windsurf, poi free climbing, boxe, nuoto e molti altri, ma ciò che provo in apnea è una cosa unica e speciale, e non me ne vogliano i praticanti di altri sport che per un motivo o un altro non hanno mai praticato apnea, dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Io per l'apnea devo dei ringraziamenti d'obbligo, il primo a mio padre che mi ha messo nel DNA la passione per il mare e per tutto ciò che vi è correlato, e mi ha lasciato inseguire i sogni che negli anni sono poi diventati realtà, poi a 6 anni mio padre mi portò in piscina, dove conobbi il mitico Gamberini, allenatore della Bologna nuoto che mi fece spuntare le branchie, arrivando al mio primo istruttore di apnea di Bologna, Roberto Amadori, che mi ha fatto capire le mie possibilità e le mie potenzialità, dopodiché mi trasferii per una decina d'anni a Milano e feci i corsi di “Apnea Academy” con Stefano Tovaglieri, che penso di poter definire il mio mentore riguardo all'apnea, ringrazio Umberto Pelizzari grazie al quale, assieme ad altri istruttori di “Apnea Academy” ho completato il mio percorso di istruttore di apnea.

Ma io dico sempre che la perfezione è un cammino e non un punto d'arrivo, motivo per cui mi capita ancora, e succederà in futuro, di partecipare a stage anche in versione di allievo e non solo di istruttore. Un grazie al mio amico Davidino Carrera, che forse mi ha fatto veramente capire che era arrivato il giorno di prendere la decisione finale che covavo in me da almeno 10 anni, ovvero quella di comprare una barca a vela per poter vivere il mare nel vero senso assoluto della parola, sopra e sotto; forse senza i giorni passati insieme a lui al suo stage e veleggiando con colomba, il suo trimarano, magari non avrei fatto questo passo, comunque forse dovrei ringraziare tante persone, ma la lunga lista vi annoierebbe e quindi, comunque, tornando un attimo all'apnea, la sensazione di scendere nel blu, avvolti da questa massa viva che è il mare, è una sensazione che credo chiunque dovrebbe provare nella vita. Fare un corso teorico qui sarebbe impossibile perché sull'apnea sono stati scritti trattati e libri, tanti, e se il libro Corso di apnea, di Umberto Pelizzari e Stefano Tovaglieri, passa le 400 pagine, capirete che sarebbe un'impresa impossibile, quindi, provate, è molto più semplice di quanto non si possa immaginare.